storia e arte

Cisano - Cenni storici
Cisano è nato come insediamento preistorico sulle rive del lago di Garda. Il territorio è caratterizzato da numerosi edifici appartenenti all’Alto e Basso Medioevo. Già dal 1225 si ha la testimonianza documentaria dell’esistenza del comune di Cisano. Esso fin dalla nascita fu amministrato dal comune di Verona. Durante la dominazione della Repubblica Veneta fece parte, insieme ad altri 9 comuni costieri, della Gardesana dell’Acqua, così detta perché, pur appartenendo al territorio di Verona, era tenuta solamente a versare oneri d’acqua. Il comune di Cisano, dopo il dominio imperiale, diventa frazione del comune di Bardolino. 

La Pieve di Cisano risale al XII secolo su una precedente chiesa del tardo VII secolo a sua volta su precedenti edifici di culto.

Datazioni storiche: tra il 700 ed il 1200 d.C., gli anni fondamentali per la costruzione dell’edificio. 
1. 730-800: arrivo a Cisano di un Presbitero, il quale la sceglie come dimora. Inizia così la cristianizzazione del luogo.
2. XI secolo: aumento della popolazione e costruzione della Pieve, che rende Cisano un importante centro religioso sulla sponda veronese.
3. 1130: i confini della Pieve vengono delimitati dal Vescovo.
4. 1138: inizio dei dissapori con la Pieve di Garda a causa del pagamento dei tributi. Intervento del Papa per riappacificare le fazioni.
5. 1145: il Papa nomina la chiesa di Cisano (“Bolla del ‘45”) dando così fama alla zona.

Esterno 
La facciata, col tetto a forma di capanna a due spioventi, è costruita a corsi di ciottoli e di mattoni nella parte bassa, di ciottoli e di pietra nella parte alta. Sopra la porta sporge un protiro pensile la cui nicchia poggia su una base di pietra decorata con delle fogliette. Nella nicchia del protiro è affrescata la Madonna con il Bambino Gesù e i due Angeli che la incoronano. La parete è animata da alcune formelle scolpite con raffigurazioni simboliche: a destra un’aquila rappresenta la potenza cosmica , un pesce allude alla figura di Cristo ed un cavallo indica la psiche che trascende l’umanità; a sinistra un cavaliere nudo a cavallo esprime la forza morale. Le colonnine che poggiano sui due mensoloni del portale sono diseguali: una colonna è semplice e ad otto spicchi, l’altra è istoriata a forma di torre con due leoni sdraiati fra i quali si nota il busto di una persona.

Il campanile s’innalza ad un’altezza di 20 metri ed è di forma quadrata. È stato costruito in pietra
sulla rovina di una precedente torre e, nella parte alta, con corsi alternati di calcare e mattoni. Anticamente l’accesso al campanile non avveniva dal piano terra, bensì dal piano superiore, ora al
primo piano, si trova una porta con stipiti e archivolto in pietra murata. Il campanile termina con due campane in bronzo forgiate da officine mobili che andavano ovunque fosse richiesta la loro opera. 
L’abside presenta un tessuto murario a scacchi, scandito da lesene e coronato da archetti pensili; a sinistra sono posti due busti umani, un uomo e una donna, che potrebbero rappresentare i benefattori della chiesa. Nella seconda lesena è incisa una svastica, antico simbolo del sole.

Interno
L’interno è di stile rinascimentale luminoso, ordinato nelle linee architettoniche e ben decorato. I lavori di ricostruzione della chiesa iniziarono nel 1689 e terminarono nel 1889. L'altare Maggiore originale fu trasportato nella sacrestia e porta la data del 1709. 
Nel lato sinistro entrando l'Altare della Madonna del rosario La lastra facciale è ricamata con disegno simile a quello dell’altare maggiore in Sacrestia. Ai lati si ammirano due colonne di colore rosa con capitello di stile corinzio in marmo bianco.  Nella nicchia si venera la statua della Madonna
col bambino seduta in trono.
Nel lato sinistro entrando l’Altare di Sant’Anna. Spicca sul frontale un Ostensorio con il simbolo
dell’Eucarestia e sopra la mensa un piccolo tabernacolo. La pala dipinta, attribuita a Francesco del Moro, rappresenta S’Anna, la Madonna e il Bambino

Decorazioni murarie
I dipinti sul muro si trovano tutti nell’area del presbiterio e del coro. Sotto la volta centrale sopra l’altare maggiore sono dipinti i medaglioni raffiguranti i quattro evangelisti con i loro rispettivi simboli: San Giovanni e l’aquila, San Matteo e l’angelo, San Luca e il bue, San Marco e il leone.
Nel catino centrale dell’abside, in alto, tra fasci di luce e di angeli, è raffigurata la Natività di Maria. Sulla parete di fondo sopra il coro, sono raffigurati i quattro Santi Compatroni: San Giuliano, San Vito, San Modesto e Santa Crescenzia. Sulla parete sinistra è raffigurata la Natività di Gesù. Sulla parete destra è raffigurata la Risurrezione di Gesù.